Il Cerchio magico

Il Cerchio magico viene usato nei rituali che si svolgono in ambienti chiusi o aperti per risvegliare l’energia, per accumularla, per meditare, celebrare, lavorare ecc. Il cerchio magico corrisponde a una serie di esigenze che per tanti di noi praticanti è diversa. Ma il linea di massima siamo tutti d’accordo che il cerchio consente di concentrare le energie e quindi di elevare il potere. Si ritiene anche che il cerchio magico tiene lontane le energie negative, indesiderate, facendo entrare solo quelle evocate.

Cosi come sono molteplici i significati del cerchio , sono anche i modi per tracciarlo. Con passare del tempo, credo che molti di noi come me, cambiano e sperimentano vari modi. Qui pubblico quello con qui mi trovo meglio io. Ricordate sempre : ogni volta che tracciate il cerchio fattelo con reverenza, perché state per fare ciò che pochi sanno fare : camminare tra i mondi. Non avete fretta, prendetevi tutto il tempo anche perché non è un compito facile. L’evocazione di un cerchio ci deve mettere in uno stato di reverenza e non importa quante volte lo abbiamo fatto. Il Cerchio esiste al limite dello spazio e del tempo ordinario è tra i mondi del visibile e invisibile, della coscienza rappresentata dalla luce della torcia e quella della luce stellare, è uno spazio in cui le due realtà si incontrano, in cui passato e futuro si aprono a noi. Il tempo non viene più misurato, diventa elastico, fluido, una fonte turbinante in cui ci tuffiamo e nuotiamo.

E’ buona regola cominciare con una preparazione personale prima di iniziare, in fondo una volta dentro incontreremo gli Dei, e come quando dobbiamo incontrare altre persone curiamo il nostro aspetto lo si fa anche prima di un lavoro rituale. In molti raccomandano di fare un bel bagno purificatore prima. Ma io preferisco la doccia, e non solo perché è più rapida, ma anche perché è un modo di non sprecare l’acqua. Con l’aiuto della visualizzazione immagino l’acqua che lava da me tutte le tensioni e cose negative accumulate durante la giornata o nei giorni precedenti. Qualche volta quando non si può fare la doccia prima di una celebrazione, basta lavarsi le mani e il viso. Dopo la doccia a me piace vestirmi con uno dei miei abiti da sacerdotessa, ma anche dei vestiti comodi e puliti vanno più che bene. Importante è che non siano stretti e non abbiamo dei nodi. I capelli se lunghi devono essere rigorosamente sciolti. A me piace mettere anche qualche goccia di profumo o olio profumato, ma sono scelte personali e per niente rilevanti.

Una volta finiti i preparativi personali bisogna purificare bene l’ambiente. Io di solito uso un rametto di salvia che accendo, lascio bruciare per un po’ e poi spengo in modo di avere un bel fumo. Con questo rametto passo in tutta la stanza, facendo attenzione di non dimenticare gli angoli. Purifico bene anche l’altare e lo passo su di me ( o sulle altre persone se celebro con qualcun altro – dalla testa ai piedi davanti e dietro) .
Una volta purificata la stanza dispongo le candele per i punti cardinali. Io uso candele colorate
Gialla per EST, Rossa per SUD, Blu per OVEST e Verde per NORD .

Fatto questo si procede con tracciare il cerchio. Anche qui le scelte sono tante, c’è chi usa solo il dito indice , altri la mano, altri ancora la bacchetta o molti di noi usano l’athame. Qualsiasi sia lo strumento che usate, ricordate sempre che il potere è dentro di voi e lo strumento sia solo un tramite e al massimo un contenitore del VOSTRO potere.

Immagino che divento ripetitiva, ma anche la parole che si usano tracciando il cerchio sono tantissimi. Potete consultare la voce : Raccolta evocazioni – cerchio per trovare quelle che più vi piacciono e con il tempo potete usare quelle che vi vengono dal cuore e creare dei vostri evocazioni personali

L’evocazione standard di solito si fa muovendosi e tenendo in mano l’athame. Alcuni fanno un giro altri come me – tre. Importante è ricordare che si sta evocando una bolla , una sfera e non un semplice cerchio su una superficie piana. Questa bolla contiene noi e tutto ciò che desideriamo. La bolla è anche “al di sopra e al di sotto” . Quando tracciamo un cerchio, creiamo una forma di energia che serve a limitare e contenere i movimenti delle forze sottili. Nella stregoneria, la funzione del cerchio non è tanto quella di tenere all’esterno le energie negative, quanto quella di mantenere all’interno il potere cosi che possa raggiungere il culmine. L’atto di tracciare il cerchio segna l’inizio formale di un rituale, ci invita a cambiare la nostra consapevolezza e a portarla a un livello più profondo.
Ma procediamo .. con la mano protesa o con lo strumento in mano ci muoviamo intorno al perimetro del cerchio che dobbiamo tracciare recitando le parole che abbiamo scelto, e visualizzando una luce blu-azzura che esce dallo strumento e crea il nostro cerchio, partendo dall’est e girando rigorosamente in senso orario. Per finire , dopo il terzo giro, io di solito batto forte il piede per terra per suggellare il cerchio e traccio in aria un pentagramma protettivo.

A questo punto siamo pronti per evocare coloro che vogliamo dentro insieme a noi. Io comincio con le elementari. Partendo dal punto cardinale EST , accendo la candela e recito l’evocazione (consultate le pagine di evocazioni), mi sposto a SUD – accendo la candela e cosi dopo per OVEST e NORD . A questo punto si è pronti a fermarsi davanti all’altare ad evocare gli Dei o la Dea (dipende dall’occasione). E alla fine si dichiara a voce alta le intenzioni e il motivo per quale il cerchio è stato tracciato.

Per sciogliere il cerchio basta camminare in senso antiorario.

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